Villaggio nuragico di Sant’Imbenia
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Inserito nel magnifico contesto della baia di Porto Conte si trova il villaggio nuragico di Sant’Imbenia, costruito a metà dell’Età del bronzo (1500-1300 a.C.). E’ costituito da una torre centrale, due secondarie delle quali oggi si trovano solo le basi e da un villaggio di capanne che è stato parzialmente esplorato e portato alla luce in seguito a lavori di sistemazione del campeggio, nel quale si trova, che hanno avuto luogo negli anni ‘80.
Di grande importanza sicuramente il villaggio delle capanne, lo studio del quale, ha permesso di scoprire relazioni tra i nuragici e genti orientali agli inizi dell’età del ferro. Gli studi portati a termine, in ogni modo, hanno rilevato una lunga frequentazione del sito, per il quale sono state scoperte tre fasi di utilizzo: Bronzo finale e prima età del ferro (1000-700 a.C.), finale del Bronzo recente e Bronzo finale (1200-1000°.C.) e la più antica, la metà del Bronzo finale (1400-1300°.C.).
Posizionato in un luogo strategico al centro di rotte marittime del tempo e ubicato in prossimità di territori particolarmente ricchi di metalli, come l’argento, il ferro e il rame, Sant’Imbenia è stato un centro attivo di commercializzazione.
Tra le capanne che certificano queste attività, ricordiamo la Capanna dei ripostigli, dalla quale arrivano ceramiche fenicie e greche, tra le più antiche ritrovate in tutta la zona del Mediterraneo occidentale. Di grande interesse tra gli ambienti del villaggio, non si può non menzionare la capanna con bacile dove si trovano un forno e una vasca e che probabilmente era destinata alla panificazione e per praticare cerimonie relative al culto dell’acqua.
Sant’Imbenia dunque era un centro di primaria importanza, fino a quando, in concomitanza con un momento di maggior affermazione delle colonie del sud-ovest della Sardegna, i fenici preferirono modificare le precedenti relazioni con il mondo nuragico dell’isola.